venerdì 27 settembre 2013

Frode degli istituti di vigilanza: con l'Iva "differita" non pagavano le tasse

 
Pier Paolo Gherlone

E' di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale l'accusa rivolta al commercialista astigiano Pier Paolo Gherlone insieme ad altre 9 persone arrestate stamane dalla Guardia di Finanza di Torino. Nel mirino dell'indagine vi sono circa 8 anni di attività di una serie di istituti di vigilanza e di trasporto valori che operavano fra Torino, Roma, Milano, Alessandria, Bologna, Firenze, Bari, Palermo, Asti.

Gherlone, 49 anni, deve rispondere della sua attività in qualità di legale rappresentante della società Union Security Asti srl: in concorso con Ezio Morettini (uno dei dieci arrestati, originario di Tonco) e Sante Runci (considerato personaggio di punta del sistema), non avrebbe versato Iva per oltre 100 mila euro oltre ad aver sottratto al pagamento delle imposte ui redditi oltre 50 mila euro. Sempre Gherlone è accusato di non aver versato l'Iva per 70 mila euro a carico della Union Security Novara srl e, anche in questo caso di aver evaso le tasse per 51 mila euro. La stessa società è stata poi ceduta alla Mondialpol.

Per quanto è trapelato sull'inchiesta, l'indagine ha preso avvio da un accertamento su omesso versamento di ritenute di imposta e di Iva della Union Security Group srl. Il gruppo di vigilanza privata, in più di tre anni ha mutato più volte denominazione e sede sociale acquisendo rami di azienda di altre due società del settore fallite e messe in liquidazione e cedendo, a sua volta, un ramo d'azienda alla Union Delta srl; società che è fallita nel giro dei due successivi anni.

Le indagini hanno svelato l'esistenza di un gruppo di soggetti di volta in volta investiti di ruoli diversi in svariate imprese riconducibili ad una stessa galassia societaria. Il sistema fraudolento contestato ai 10 arrestati era stato studiato fra le pieghe delle cessioni del ramo d'azienda e il regime di Iva differita, ovvero quello che consente di posticipare il versamento dell'Iva al momento dell'incasso anzichè a quello della fatturazione. Le società sotto la lente della Guardia di Finanza, emettevano fattura rinviando il versamento dell'Iva e quando venivano pagate dagli enti pubblici committenti, ne omettevano la dichiarazione o il versamento e, nel frattempo, venivano trasferite all'estero o ne veniva fatta una cessione di ramo d'azienda che, di fatto, rendeva impossibile il recupero dei tributi destinati all'Erario.

Gherlone da stamattina è agli arresti al carcere torinese delle Vallette e si è già messa in moto l'azione difensiva dell'avvocato Serse Zunino. Il commercialista è anche molto conosciuto nell'ambiete sportivo astigiano: nell'estate dello scorso anno ha rilevato l'Asti Calcio dalla storica triade Piacenza-Turello-Chiesa.

Daniela Peira